Primo giorno di scuola elementare

  • Postato da: Marco Masella

Primo giorno di scuola elementare. Buoni propositi ed emozioni di una mamma ed un papà. (dalla mail di una mamma)

“Il primo anno di scuola della mia bambina si è concluso oltre le mie più rosee aspettative, tra le lodi vivaci e sentite di tutti i suoi insegnanti.

La soddisfazione mia e di mio marito è stata immensa: nostra figlia aveva dimostrato non solo di avere carattere, ma anche di avere una spiccata predisposizione per lo studio.

Settembre, però, è arrivato in fretta e con esso anche il “secondo” primo giorno di scuola elementare.

Eccola là la mia piccola principessa, con il suo grembiulino bianco immacolato, lo zainetto sulle spalle e un bel sorriso (come può essere bello il sorriso di chi ha appena perso tutti e quattro i dentini davanti!) stampato sul visetto, i suoi occhietti vispi e intelligenti e tanta voglia di fare e di imparare.

Strana sequenza quella dei sentimenti che ho provato in quei momenti: gioia, soddisfazione, orgoglio, ma anche tanta paura e …… ansia!

Forse sarò esagerata, forse ripongo in lei troppe aspettative o, forse, vorrei per la mia piccolina solo il meglio e con il passare del tempo mi rendo conto che la vita, la sua come quella di chiunque altro è fatta di alti e bassi, di gioie e difficoltà, di vittorie, di sconfitte e di compromessi.

Ho potuto decidere come vestirla il primo giorno di scuola elementare, ma so che, purtroppo, non ho alcun primo giorno di scuola elementarepotere decisionale su quello che sarà il suo futuro: non sarò io a donarle giornate di sole, bei voti a scuola, corse spensierate. Sarà lei a scrivere ogni giorno un pezzetto della sua storia. C’è una cosa, però, che io posso e devo fare: non farle mai mancare il mio appoggio e il mio affetto. Non parlo solo del “bacio della buonanotte”  (quello credo sia una cosa gratificante anche e soprattutto per me) ma del sapere ascoltare ciò che ha da dire, rimanendo in silenzio se necessario e consigliando se richiesto, dell’asciugare una lacrima o del condividere una sonora risata, dell’imparare l’una dall’altra.

Accipicchia a parole è tutto così semplice, ma sarò in grado di farlo veramente? Sarò capace di non farmi prendere dalla paura, dalla frenesia? Non so, ma tanto vale provare, perché io desidero più di ogni altra cosa che quel bel sorriso sul visetto paffuto del mio piccolo angelo non svanisca mai.

Grazie per la vostra risposta”

 

Educare i bambini alla felicità

 

 

Voglio rispondere a questa mamma con un piccolo approfondimento/riflessione che vorrei condividere con tutti voi e che va oltre i “tanti consigli” che si possono trovare sul web sul primo giorno di scuola elementare.

Questa mamma ci ha descritto con chiarezza quello che desidera per sua figlia e le sue perplessità sul fatto di riuscire a vedere coronato questo desiderio. Cosa desideri per tuo figlio?

Nel percorso in Italia che stiamo facendo su “Educare i bambini alla felicità”, ho incontrato tante mamme, donne, imprenditrici, differenti per carattere, per estrazione sociale, ma accomunate dalle stesse necessità di risposte a questa domanda.

In genere i desideri sono quelli di:

  • “felicità”,
  • “certezza”,
  • “appagamento”,
  • “realizzazione”,
  • “equilibrio”,
  • “cose positive”,
  • “gentilezza”,
  • “salute”,
  • soddisfazione”,
  • “amore”,
  • “educazione”,

ed altri sinonimi.

E già, perché tutti questi desideri non sono altro che la declinazione di una necessità primaria sentita da tutti i genitori.

“La ricerca del benessere”

In breve, la ricerca del benessere è la priorità numero uno per genitori, e la prospettiva essenziale per i propri figli.

Nelle scelte quotidiane che facciamo o nelle decisioni un po’ più importanti che prendiamo – giuste o sbagliate che siano – siamo comunque sempre guidati dalla ricerca di benessere.

Pensa, per esempio, alla scelta della scuola, soprattutto quando sono molto piccoli, come per il nido o la materna, ma anche quando iniziano una fase “strutturata” come le elementari.

Ed ecco la nostra riflessione.

Oggi, Le scuole che cosa insegnano?

Numeri, logica, regole,….istruzione.

Secondo te sono la stessa cosa? Si sovrappongono in qualche maniera? No?!

Bene, allora parti dalla consapevolezza che oggi sei tu il primo motore per il benessere di tuo figlio; se lui sarà un adulto solido dipende da te.

Le scuole, il sistema, ci stanno arrivando, molto lentamente…. Ma nel frattempo tuo figlio cresce!!

Sei tu il principale fautore della crescita serena e felice di tuo figlio, nonché la persona a cui interessa veramente.

Affinché si realizzi il futuro di tuo figlio, affinché il tuo desidero di vederlo crescere felice possa concretizzarsi, devi agire oggi, dal primo giorno di scuola elementare o asilo nido che sia.

Come?

  1. chiedendo al sistema scolastico che si adegui;
  2. agendo direttamente.

Puoi farlo, io lo faccio continuamente (l’ho descritto qui).

Chiedo, in qualità di semplice genitore, alcuni standard alla scuola e verifico che vengano applicati. Adotto, quando sono con i miei figli, quelle semplici regole che sono alla base del pensiero positivo e che puoi trovare largamente descritte negli articoli di questo sito.

Sai cosa c’è tra il primo giorno di scuola elementare e il primo giorno di lavoro proficuo ed appagante per tuo figlio?

Tu mamma, tu papà e la vostra capacità appresa di aiutalo a crescere felice.

Marco Masella

 

Autore: Marco Masella
Marco Masella Presidente della Scuola di Palo Alto, Padre e promotore di Educare i Bambini alla Felicità.

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