Che cosa è andato bene?

  • Postato da: Marco Masella

Che cosa è andato bene?

Piccoli e semplici gesti per aiutare i nostri figli a diventare persone felici 

“Oggi o mangiato il mio piatto preferito: spaghetti con l’ollllio!”

Marco, il più piccolo di tre fratelli maschi, ha risposto così alla sua mamma, durante un esercizio di positività che fa ogni sera.

Marco 4 anni, vive a Milano, con la sua famiglia e frequenta la scuola materna. Ha iniziato molto presto il distacco dalla mamma; va al nido da quando aveva 6 mesi perché la mamma, Monica, è rientrata al lavoro.

La preoccupazione più grande di mamma Monica è quella di dedicare poco tempo ai figli: ..”tra lavoro e spostamenti il tempo è poco… e poi sono tre!…”.

Ho incontrato Monica, nel primo workshop di Educare i bambini alla felicità che abbiamo tenuto a Milano presso la nostra sede e mi ha subito colpito. Una mamma premurosa ed attenta, desiderosa di capire cosa potesse fare in più per i propri figli.

E così le ho le ho suggerito un piccolo esercizio che io faccio con i miei figli ogni sera, e che puoi applicare anche tu, da subito.

Chiedigli a ciascuno dei tuoi figli che cosa è andato bene e perché.

Ascolta come fare questo piccolo esercizio di positività nel mio video qui sotto (estrapolato dall’evento “Educare i bambini alla felicità” Collegio San Carlo – 12 dicembre 2012 Milano)

 

Dimmi che cosa è andato bene e perché.

Il perché non deve essere profondo, reale oggettivo, obiettivo. Può essere andato bene per mille motivi: perché il Signore mi vuole bene, perché è una bella giornata…. e così via.

Aiuta tuo figlio a lasciare la giornata ed ad iniziare la nottata con una scintilla positiva, con un momento positivo, aiutandolo nell’identificare cosa gli è andato bene, cosa ha vissuto positivamente.

Non è importante che siano cose eclatanti, ciò che conta è che siano speciali per tuo figlio.

In questo (non mi stancherò mai di dirlo) non esiste una “hit parade”, non esiste una lista della spesa. Ogni bambino o ragazzo è differente, ogni modo di vivere è differente. Ciò che invece è uguale è il percorso mentale che il bambino o ragazzo fa. Abituarlo a identificare le situazioni positive della giornata significa costruire la sua autostrada di positività, significa costruire i suoi ponti dell’autostima.

Sai cosa stai facendo?

Costruisci un rapporto di relazione con ogni singolo figlio, basato su aspetti positivi.

  • Lo conosci un po’ di più
  • Lo ascolti
  • Gli trasmetti un messaggio di positività

In una parola costruisci la sua capacità di leggere gli avvenimenti in un’ottica positiva.

Naturalmente tutto questo ha un fondamento scientifico e studi che abbiamo portato in Italia con il Positive Business Forum.

..infine…

Sai che funziona anche per gli adulti?

Scrivi ogni sera tre cose che per te sono andate bene. (è importante tenere traccia di questo percorso); come per tuo figlio anche per te bastano semplicissime cose che ti hanno fatto piacere. Un caffè con un amico che non vedevi da molto, una telefonata, una gentilezza che hai ricevuto, etc.

Cosa succede al tuo umore dopo 15/20 giorni?

Prova e raccontami come è andata… per te e per tuo figlio.

 

Autore: Marco Masella
Marco Masella Presidente della Scuola di Palo Alto, Padre e promotore di Educare i Bambini alla Felicità.

Lascia un commento